venerdì 13 dicembre 2013

La cosmopolita

Avevo una compagna di classe al liceo, ritrovata ora su facebook.  La sua storia è un po' particolare.
Figlia di un ingegnere , ha trascorso quattro anni di scuola elementare in Arabia Saudita, a Rihad, ovviamente in una gabbia dorata , scuola internazionale ,compagni di tutte le nazionalità ecc ecc
Tornata in Italia ha frequentato le scuole medie , poi il primo anno di liceo con noi dopodichè ci ha lasciati per prendere il volo e studiare da sola in un college inglese. Si è diplomata e in seguito laureata. ha avuto  esperienze di lavoro in Germania e in America per poi tornare definitivamente in Italia, dove si è fidanzata, sposata e ha avuto due bambine. Dopo il fallimento dell'azienda presso cui era impiegata non è più riuscita a  trovare lavoro, se non come insegnante privata di inglese.
Ha sempre attirato le invidie di molte mie compagne di scuola e molte sue amiche, è sempre stata vista come una fortunata COSMOPOLITA che ha avuto la possibilità di fare tantissime esperienze in giro per il mondo.
Io sinceramente ho sempre visto un velo di tristezza nei suoi occhi: da piccola ha viaggiato molto, ma sempre come minore non accompagnata, tra i suoi genitori là, i nonni di qua e i tutor dall'altra parte ancora. Io per lavoro li vedo e li accompagno a bordo, questi bambini trattati come pacchi e mi si stringe il cuore ogni volta.
I suoi genitori vivono tuttora negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi e non hanno nessuna intenzione di tornare in Italia.

Il suo problema attuale secondo me è un distacco tremendo da TUTTO ciò  che la circonda.

Hanno eletto un Papa nuovo?
Non le interessa proprio, la cosmopolita ha vissuto in Arabia Saudita gran parte della sua infanzia, non c'era modo di avvicinarsi a un credo religioso, quindi non le interessa proprio.

Si avvicina Natale? 
Non le interessa proprio, la cosmopolita ha vissuto in un posto dove il Natale non veniva considerato, non l'ha mai sentito, perchè farlo ora?

Regali?
Non le interessano proprio, idem come sopra.

Carnevale?
Non le interessa proprio. Cos'è? Nelle altre parti del mondo non esiste.

E via così. Ma lei è cosmopolita. Lei è open-minded. Vuoi mettere vivere ogni cinque anni in una nazione diversa?

Per Natale ha annunciato al mondo che siccome non le interessa assolutamente festeggiarlo, non vuole sentire parlare di albero, presepe, regali, pranzi, tombole ecc ecc prenderà la sua famiglia e si farà un bel VIAGGIO.

Certo cara. Sarai anche fortunata , ma io con te non faccio cambio.  

E allora qui spunta la riflessione: spesso invidiamo chi sembra cittadino del mondo, quando in realtà la maggior parte delle volte costoro pur di adattarsi a realtà diverse non hanno fatto altro che sterilizzare le proprie vite annullando le proprie radici , le proprie tradizioni, annullando ciò che erano. 

Ne vale proprio la pena? Si è davvero felici così?



domenica 8 dicembre 2013

In una nuova dimensione

Eccomi, finalmente riesco a buttare giù due righe. Come si evince, non ho più tempo per scrivere nulla, riesco comunque a leggere i vari blog e a lasciare qualche commento, poi stop. Il fatto è che il mio bellissimo Cippi è un bimbo un po' impegnativo dal punto di vista del sonno. Lui non fa dei bei sonni lunghi e profondi, no, lui non dorme, si APPISOLA. Ci metto un sacco di tempo per farlo addormentare, poi lo adagio nella sua carrozzina e dopo 5 minuti......GNEEEEAAAHHH!!! E la catena ricomincia.... 
La notte dormicchia un po'di più, ma spesso mi ritrovo ad addormentarmi prima di lui e mi sveglio perchè ... si sveglia lui! Risultato, zero tempo per me.
Sì ammetto è un po' viziatello, si addormenta solo in braccio e di notte vuole dormire nel lettone. Non in mezzo però...eh no...bensì SUL MIO CUSCINO, tempia contro tempia, poi si lascia scivolare giù e va a ficcare il naso  e le manine nella scollatura della mia camicia da notte.Ecco, noi si dorme così. Purtroppo non riesco a farne a meno, da una parte perchè è l'unico modo per farlo addormentare sereno e dall'altra perchè....è troppo troppo bello addormentarsi così abbracciati, è una sensazione unica e indescrivibile, che fa bene a me e a lui, e sinceramente non vedo perchè dovremmo privarcene.
A nulla è valso preparare la culla di vimini che fu di Rhett, rifarne l'imbottitura, comprare materassino e cuscino nuovi, addobbarla con lenzuolini ricamati dalla zia di Rhett e con copertine di lana sferruzzate dalla  mia , di zia. No , proprio non gli va.
Ci abbiamo provato eh, ma sembrava lo stessimo abbandonando nella cesta di Mosè, quando fu affidato alle acque del Nilo.  Urla e strepiti. Vuoi mettere il cuscino della mamma?
Di giorno non riesco a fare proprio nulla, e quando arriva Rhett gli lancio il bimbo in braccio, almeno per fare una doccia. Però il piccolo Cippi è un gran mammone e in braccio al papi rogna, fino a che Rhett me lo riconsegna accompagnato da un "vuole te".....
E intanto le copie di Vanity fair, a cui sono abbonata, si accumulano incellofanate sul comodino, da circa tre mesi....riuscirò mai a smaltirle?
Data questa premessa , devo dire che essere mamma è davvero un'esperienza magica e bellissima. Ogni giorno guardo il mio bambolotto con la consapevolezza che cresce troppo in fretta, che me lo devo godere momento dopo momento perchè piccolo così non lo sarà più.
Ora comincia a fare i primi sorrisini, a guardarmi con gli occhi da innamorato e a fare qualche gorgheggio...
Questa è una fase che mi piace proprio tanto, in piena puericultura. Sono entrata in una nuova dimensione e ne sono felice...Questa nuova atmosfera composta da biberon, scaldabiberon,  fasciatoio, pannolini, portapannolini, bagnoschiumi, piccoli accappatoi, sacchi nanna, lenzuolini ricamati, copertine ... marsupi (dove non vuole entrare) , sdraiette (dove non vuole stare) e culle (non azzardatevi a mettermi lì dentro!) mi piace da impazzire. Ho anche scoperto, ahimè, l'esistenza di questi store dove ci sono tutte cose per bimbi e si salvi chi può, comprerei tutto!Ci sono un sacco di articoli di tutte le marche e io divento matta a provarle TUTTE. E così via a provare tutti i tipi di pannolini (non sono ancora riuscita a convincere marito a usare i pannolini lavabili, ma prima o poi ce la farò), tutti i tipi di salviettine, di cremine per il sederino, di traversine salvafasciatoio e salvacarrozzina....
Ne parlo con le amiche , anch'esse neomamme o con bimbi poco più grandi del mio Cippi e la frase più ricorrente e che comunque mi tranquillizza è: è tutto normale cara, sei solo entrata nel magico mondo delle mamme!!

sabato 21 settembre 2013

Venerdì 13

Fortunatamente non sono superstiziosa, in questa particolare data sono diventata mamma di uno splendido principino, da sempre ribattezzato il nostro "cippicioppolo", d'ora in avanti qui sarà "Il Cippi".
dopo una gravidanza difficile e piena di problemi il principino mi ha regalato un parto rapidissimo e quasi indolore, nonostante tutte le mie paure.

Che storia.

Fare la mamma è bellissimo....


lunedì 15 luglio 2013

Diario di un'allettata

Ebbene sì, sto affrontando una gravidanza abbastanza difficile.
Non sono bastati i forti disturbi che hanno caratterizzato i primi quattro mesi (fortunate quelle che hanno nausee mattutine, io sembravo la bambina dell'esorcista, non tenevo giù nemmeno l'acqua), ora che fisicamente sto bene e sono a metà del settimo mese ci si è messo il mio utero a fare i capricci, rischiando di fare uscire anzitempo il bebè. E ho pure il diabete gestazionale, tanto per non farmi mancare nulla.
E così , dopo essermi goduta questa gravidanza solo due mesi , il quinto e il sesto, ora mi ritrovo di nuovo a letto. Riposo coatto. E pure a dieta. Praticamente devo stare sdraiata la maggior parte del tempo. Fortunatamente esistono i tablet, i libri e i Vanity Fair, oltre ai telefoni fisso e mobile.
Credevo di impazzire, anche perchè con queste belle giornate sono chiusa in casa e non posso andare da nessuna parte , esco di casa solo per recarmi all'ospedale. Ho poi deciso di prenderla come una super vacanza , quella in cui sei servita e riverita e ne approfitti per leggere, leggere e leggere. Le amiche neo mamme mi assicurano che mi mancheranno MOLTO questi momenti, quindi ho deciso di ascoltarle e tento di godermela , anche se a volte la noia tenta di avere la meglio.
Ah, i miei maturandi hanno fatto un'ottima figura all'orale e sono usciti coi voti che si aspettavano. E io ingenua che credevo di aver finito, anzi, ero pure un po' dispiaciuta, soprattutto per Svania, lo seguo da quando frequentava la seconda media e ora ha finito le scuole superiori, non gli servirò più!! Tempo di pensarlo e...driiin! "Scarlett, ho il test d'ingresso per l'università, posso venire oggi, domani e dopodomani?" , poi un'altra ragazza "Scarlett, ho preso il debito d'inglese, posso venire a fare esercizi?" Venite venite che io rimango attiva e mi fa solo piacere, solo che le lezioni si svolgono in questa maniera: loro sul tavolo in sala, io a pochi metri affondata nel recliner del divano col libro in mano, che debbo farci...
Fortunatamente ci sono i vostri blog che mi tengono tanta compagnia, scrivete non sapete con quanto piacere vi legga!!!

martedì 18 giugno 2013

A volte ritornano...

Mi è sempre piaciuto insegnare, per questo non ho mai smesso di dare ripetizioni private a studenti.
Sebbene abbia frequentato il liceo psico-pedagogico, ho presto rinunciato a fare dell'insegnamento una professione. L'esperienza di una supplenza di due settimane in una scuola elementare mi aveva fatto capire che forse non ho il carattere per gestire una classe intera di irrequieti bambini, specie se piccolini . L'esperienza poi di una estate intera presso un centro estivo mi ha fatto talmente odiare i genitori (sì, anche al centro estivo rompevano per qualsiasi cosa e se osavi sgridare il loro angioletto l'indomani si presentavano col coltello tra i denti e ti segnalavano al capo, sempre) che ho messo una pietra sopra all'esperienza dell'insegnamento. Basta, ho cambiato settore. E non che ora non prenda rabbia nell'avere a che fare con insopportabili passeggeri, ma il rapporto è diverso, è più da toccata e fuga.
Il mondo della didattica però mi ha sempre affascinato. Lo studio, la scuola, i programmi.
Fortunatamente ora sono a casa in maternità e l'aeroporto lo vedo col binocolo, meno male, avevo bisogno di uno stacco soprattutto emotivo da quel freneticissimo stile di vita. Quest'estate per la prima volta non sarò immersa in un'orda caotica di passeggeri ma me la  godrò a casa. E non mi par vero.
Manco a farlo apposta, sono stata assalita da un esercito di maturandi angosciati. 
Scherzo, in realtà non sono proprio un esercito , sono il solito Svania (che seguo da quando frequentava la seconda media, oddio come sono vecchia....) e una sua compagna di classe. 
Costoro ora hanno preso l'andazzo di venire da me TUTTI i giorni, tranne la domenica. 
Con Svania facciamo esclusivamente inglese, che tanto comunque non gli entra nè mai gli entrerà in testa mentre  la sua compagna si è rivolta a me inizialmente per inglese poi, successivamente, colta dall'angoscia totale e globale per gli imminenti esami , ha deciso che IO l'avrei aiutata in inglese, storia, italiano , psicologia e nella stesura della tesina. Oggi abbiamo persino fatto due temi in previsione dello scritto di domani.
Io , figurarsi, io che non tocco un libro di storia da quando frequentavo le scuole superiori e che ho sempre trovato pesantissimo studiare capitoli e capitoli di avvenimenti. Ancora oggi uno dei miei peggiori incubi è sognare la prof che mi vuole interrogare in storia e io che non mi ricordo nulla. Io non sogno l'esame di maturità quanto l'interrogazione di storia. E ora, ironia della sorte, trascorro pomeriggi interi a sorbirmi Giolitti, prima guerra mondiale, rivoluzione russa , avvento del fascismo e via discorrendo. 
Ciò che trovo incredibile è che quanto sei a scuola e ti tocca studiare queste cose , in tempi strettissimi, in vista di un'interrogazione e soprattutto assieme a tante altre materie, giungi a  sentirne il carico insopportabile, e magari ad odiarle anche.
20 anni dopo mi ritrovo mio malgrado a riaprire un libro di storia e ad affrontare gli stessi argomenti che mi opprimevano. Ovviamente ora non ho nessuna interrogazione in programma e non devo rendere conto a nessuno di ciò che io apprendo. Faccio riassunti assieme all'alunna e la aiuto nell'esposizione, quindi inevitabilmente mi ritrovo ad elaborare le informazioni che ricavo dal libro.E vi dirò. Mi piace. Mi piace tantissimo e trovo tutto veramente interessante, e ora capisco bene quando la mia insegnante ai tempi diceva che "la storia si ripete", altrochè, crisi, depressioni , inflazioni , ribellioni da parte dei ceti sociali deboli , guerre e poi boom economico. Alleanze , corruzioni e colpi bassi tra le nazioni DA SEMPRE . Ora capisco molte cose.Ora che ho la mente più sgombra posso soffermarmi ad approfondire tanti aspetti, ora capisco anche perchè Mussolini aveva  avuto negli anni un consenso sempre crescente nonostante ammettesse palesemente l'uso della violenza.
Insomma, mi sto esaltando un sacco, anche nello stendere la tesina , nell'analizzare i testi di D'Annunzio e nel comporre i saggi brevi per l'esame di maturità. Ah dimenticavo, ho anche ascoltato tutta un'esposizione sulla nascita della fotografia e nello specifico sui fotografi americani nel periodo tra le due guerre. Argomento interessantissimo di cui non sapevo proprio nulla. (I ragazzi frequentano un istituto di grafica pubblicitaria).
Insomma, sono contentissima di avere le giornate impegnate nel fare ciò, mi piace molto e sono più entusiasta io di loro! Per forza , non devo mica sostenerli io gli esami, he he....
IN BOCCA AL LUPO RAGAZZI!!!

venerdì 17 maggio 2013

CONFESSO...


...desideravo tanto una bambolotta, da acconciare come volevo, da vestire con scamiciati e vestitini di tutte le fogge , codini e fiocchettini dappertutto, quello che mia madre con noi non ha mai fatto, ci vestiva come tre maschiacci perchè "tanto è più pratico e i vestitini non servono a niente" ...

... desideravo una bambina dolce e socievole come la mia nipotina cinquenne con cui mi diverto un sacco: coloriamo, disegniamo, facciamo braccialettini, giochiamo al gioco dell'oca e a memory, incastriamo puzzle , guardiamo peppa pig e commentiamo "quattro matrimoni" su real time come due vecchie pettegolone e se abbiamo più tempo impastiamo e prepariamo anche gli gnocchi...

...ero fermamente convinta che nella nostra famiglia di femmine (siamo tre sorelle, una nipotina e uno svariato numero di cugine e cuginette) non fosse contemplato nessun altro sesso, femmine sappiamo fare, e quindi una femmina avrei prodotto anch'io...

Oggi ,quando durante l'ecografia la dottoressa ha pronunciato sicura un bel "è maschio!!!", ho cacciato un "Noooo!!!" , impietrita dalla  notizia. 

Anche tra i miei familiari, zii e cugini , si è prodotto un certo scompiglio...anche le terze generazioni sono tutte femminili, è in arrivo un maschio, grande novità!!!

Per un attimo non mi sono sentita pronta, ripetevo istericamente "Io non lo so come si fa con un maschio!!", idem le mie sorelle :"Di cosa si parla coi maschi? Che regali si fanno? Con cosa giocano?"

L'unico super entusiasta è mio padre: sono 37 anni che aspetta il fiocco azzurro in famiglia e si è stappato una bottiglia per brindare.

Ovviamente Rhett è strafelice e già se lo immagina giocare a pallone, con le piste di macchinine , elicotteri e altro... Io al pensiero, di gormiti, power rangers e altri mostrocosi mi sento male.

Devo ancora metabolizzare, ma già so che questo sconcerto durerà per poco: sei già l'AMORE DI MAMMA e  non vedo l'ora di conoscerti !!

venerdì 10 maggio 2013

Choosy Maryland colpisce ancora

Innanzitutto vorrei ringraziare tutte gli amici/amiche che sono passati di qua a darmi una pacca sulla spalla.
Il peggio è felicemente passato, non sto ancora benissimo ma mi sto riprendendo a vista d'occhio, nulla in confronto al terribile primo trimestre, anzi quadrimestre .

Oggi è passata da me l'amica Maryland, la mia amica very choosy che non sa ancora cosa vuole dalla vita.
è una cara ragazza, mi ha portata fuori a fare un giro e mi ha fatto passare un pomeriggio davvero spensierato come non succedeva da tempo.
Tra una chiacchiera e l'altra il discorso è andato sul tema LAVORO, e lì mi sono promessa di ascoltare e basta , di non proferire parola per sentire cosa questa volta Maryland avrebbe tirato fuori dal cilindro. 

E anche questa volta le sorprese non sono mancate.

Ricordo che Choosy M. vive coi soldi della cassa integrazione, che arrivano un mese sì e tre no e con i soldini dell'invalidità . E soprattutto è una trentaseienne nel pieno delle forze che oramai da due anni buoni è disoccupata. Ha ricevuto un sacco di proposte di lavoro in ambito aeroportuale, dove ha lavorato per 15 anni ricoprendo le mansioni più disparate ma niente, non ha accettato nulla perchè voleva cambiare vita.

Ora mi ha raccontato che tramite un'agenzia di selezione del personale ha fatto due colloqui in due grosse aziende di revisione dei conti, e che entrambi le sembrano andati molto bene.
Il primo in una azienda in una città a noi adiacente, quindi comodo da raggiungere,  un centinaio di dipendenti, età media 30 anni, ambiente carino e che le ha fatto un'ottima impressione. Ricoprirebbe un ruolo impiegatizio di assistente alla direzione, il che non le dispiacerebbe affatto, ma solo per una sostituzione maternità, poi si vedrà. Il problema è che dopo due colloqui non sa ancora nulla, sta ancora spettando una risposta , nonostante l'azienda abbia dato all'agenzia un feedback molto positivo su di lei, facendo ben sperare.
Il secondo colloquio invece è presso una grossa e famosa multinazionale situata in centro a Milano, sempre nell'ambito della revisione dei conti. Le hanno fatto tre colloqui in una settimana e le hanno già proposto un contratto a tempo INDETERMINATO e un inquadramento ottimo, un commerciale al terzo livello. Deve dare una risposta entro lunedì. Una persona qualsiasi al suo posto sarebbe entusiastissima. Lei ovviamente no.

"è un ambiente grandissimo, pieno di formalità e di fighette in tailleur che ti guardano dall'alto al basso , i ragazzi poi dovresti vederli, tutti giovani e tutti vestiti come dei pinguini, giacca e cravatta e 24 ore, che tristezza, a quell'età dovrebbero girare con le sneakers e con i jeans a cavallo basso, è tutto così deprimente! E io dovrei fare avanti e indietro vestita di tutto punto tacchi e tailleur? a me che piace stare comoda! E poi io non ho certo voglia di fare la pendolare , ma ci pensi? Prendere il treno all'alba, poi due fermate di metropolitana (DUE!!) e poi la sera tornare e vedere che la tua giornata è già finita, no no no ma che vita è?"

Le faccio notare che avrebbe comunque la stazione dietro casa, andrebbe a prendere il treno a piedi e quindi non avrebbe più bisogno dell'auto, che sarebbe già un buon risparmio, e poi diamine, non sarebbe certo l'unica pendolare su questa terra! Da noi in quaranta minuti sei a Milano, e poi lei è sola, non ha un compagno nè figli, per un periodo può anche permettersi di fare gli orari che il nuovo impiego richiederebbe senza dover sacrificare tempo a una famiglia. Niente da fare, Choosy M. è decisa a rinunciare anche questa volta, preferirebbe di gran lunga l'impiego offertole nella città a noi vicina, ma se poi non si dovesse concretizzare?

Ha espresso queste sue perplessità anche alla responsabile dell'agenzia di selezione, la quale è rimasta basita , un sacco di gente ucciderebbe per un posto in un'azienda così prestigiosa , non dimentichiamo che lei ha tutti questi vantaggi perchè questi posti sono a disposizione per categorie protette, altrimenti non avrebbe tutte queste possibilità.
A questo punto ho deciso che quando si va sull'argomento lavoro io ascolto. Ascolto. Ascolto . Ascolto e BASTA. Non parlo più. 

Se aprissi la bocca andrebbe a finire che litigheremmo, ed è l'ultima cosa che voglio.

venerdì 12 aprile 2013

work in progress (post lagnoso...)

Sono in silenzio da un po'.
Io e la mia gravidanza.
La verità è che non la sto vivendo molto bene.

L'ho cercata ed è arrivata immediatamente, manco il tempo di rendercene conto e il test già segnava la doppia linea rosa. Una gran fortuna direi. Peccato che questo piccolino , che adoro già, per la carità, stia facendo indispettire molto la sua mamma. Non sei ancora nato e sei già una peste...eh.. eh...
No povero, pare che lui  (o lei) se la spassi benissimo mentre mi sta costringendo a letto da tre mesi e mezzo ormai. Comincio ad esserne stufa eh, giusto un pochino.
è dal 5 febbraio che sono a casa dal lavoro, ho cominciato immediatamente a stare male e ad avere nausee fortissime, vomito incoercibile e impossibilità sia nell'alimentarmi che nell'idratarmi. Correre in bagno ogni quarto d'ora , giorno e notte, in preda a coliche che manco mi fossi avvelenata...non è stato molto divertente.
Finchè una domenica pomeriggio ho pregato Rhett di portarmi all'ospedale se non voleva trovarmi morta da qualche parte.

CRONACA DEL MIO POMERIGGIO IN PS:

Preparo addirittura un borsone per un eventuale ricovero, che lascio per ogni evenienza nel baule della macchina.
Peccato che non mi chiamo Kate Middleton, e giunta al pronto soccorso ostetrico dell'ospedale della  mia città , (dove mi presento in preda alle coliche vomitando in un asciugamano, per dire le mie condizioni) vengo accolta in maniera alquanto singolare da due ostetriche, una vecchia e una giovane.  La vecchia (sì, una brutta vecchiaccia, perchè non te ne vai in pensione?) subito mi prende in giro dandomi della lagnona di turno, che è normale vomitare in gravidanza e io devo SOPPORTARE , e continuare a mangiare anche se rimetto subito dopo. Si chiede più volte cosa sia andata lì a fare...io non mi reggo in piedi ma avrei una voglia incoercibile di tirarle un pugno sulla faccia. Grazie a dio sbuffando sparisce e mi lascia alle amorevoli cure dell'ostetrica giovane, la quale continua a ribadire che le mie sono inutili lamentele, che lei ha vomitato per tutti e nove i mesi e non si è mai lagnata , che è ancora viva e vegeta ecc ecc
Fortunatamente vengo visitata da una giovane ginecologa che pare l'unica a comprendere il mio problema. Se non riesco nemmeno a bere la faccenda si fa PERICOLOSA , quindi dispone una terapia di ben due sacche di flebo, una fisiologica e una con farmaco antiemetico.
Mi dimetterà un'ora e mezza dopo con in mano una terapia composta da ben TRE, e dico TRE farmaci antiemetici diversi, alla faccia delle due ostetriche stronze.
La cura funziona nel senso che riduce gli episodi, ma non risolve la situazione.
Aggiungiamoci poi le considerazioni del mio medico di famiglia, un emerito idiota, che alla vista del referto rilasciatomi dal PS se ne esce con...ma come mai tutti questi farmaci? Un bel bicchierone di coca-cola o di acqua tonica e passa tutto!! 
Mi sono limitata a guardarlo, si sarebbe meritato un bel pugno in faccia anche lui, e non solo per questa uscita, purtroppo ne sta avendo molte e peggiora sempre di più.

Io ad oggi (15 settimane, metà del quarto mese) continuo comunque a soffrire di ipermesi, che si è calmata ma non è sparita del tutto. Riesco ad alimentarmi solo di the con i biscotti , ho perso 8 chili e ci sono giorni in cui mi sento talmente debole che non riesco ad alzarmi dal letto. Bello eh?
Confesso che i pensieri negativi mi hanno sfiorato più e più volte, per fortuna arrivano e se ne vanno subito, ma che fatica!
So che non lo sono ,ma io mi sento malata, di certo non sana, mi sento invalidata nel fare tutto, non riesco a combinare nulla di nulla!! Non sono riuscita nemmeno a presenziare alla laurea della mia sorellina!!
Passerà questa situazione? Migliorerà? Lo spero vivamente perchè non riuscirei proprio a tirare così il primo di ottobre...per fortuna ci siete voi a tenermi compagnia con i vostri blog!

venerdì 1 marzo 2013

TU-TUM TU-TUM TU-TUM

Quando l'ecografo ti permette di sentire il suo battito...
Quando lo vedi e si gira e si muove nello spazio a sua disposizione....
Quando uno dei suoi minuscoli braccini comincia a muoversi veloce, come per salutarti...

Non esiste emozione più grande.

Ciao amore mio piacere di conoscerti, ci vediamo a Ottobre.

lunedì 11 febbraio 2013

Choosy Maryland

Sono un po' preoccupata per Maryland.
Un anno e mezzo fa le fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin, che ha però definitivamente sconfitto dopo sei mesi di terapie pesantissime.
Siccome le disgrazie non vengono mai sole, nel mentre anche la società aeroportuale per la quale lavorava è fallita lasciando tutti a casa in cassa integrazione. Soldi che purtroppo ancora nessuno ha visto. ha anche ricevuto l'idoneità per l'invalidità temporanea al 100 per cento. Avrebbe diritto ad una pensione ma...si sa...la burocrazia ha i suoi tempi e ancora non ha ricevuto nulla. A oggi Maryland è una cassaintegrata che non ha nessun tipo di reddito. Vive aspettando bonifici che non arrivano.
Abita sola nella vecchia casetta di sua nonna e non vuole tornare a casa dei suoi genitori. La capisco, anch'io dopo aver vissuto anni da sola troverei terrificante dover tornare indietro, soprattutto in una famiglia come la sua , per la carità bravissime persone ma con due genitori vecchio stampo, casa-chiesa e chiesa-casa  e quattro fratelli maschi ancora tutti a casa.
Di cosa sta vivendo Maryland? Di buoni fruttiferi postali che sta man mano sbloccando. Sta praticamente dando fondo a tutti i suoi risparmi in attesa dei fatidici bonifici che non arrivano.
Povera Maryland direte voi, così sfortunata!

Sfortunata dal punto di vista della salute sì,poveretta, con tutto quello che le è capitato. Dal punto di vista lavorativo invece...beh sfortunata  fino ad un certo punto.

Maryland ha 36 anni, certo è giovanissima , ma per il mondo del lavoro si è in un'età non facile per ricollocarsi , se poi consideriamo anche il periodo non molto florido...
Maryland ha cominciato a consultare le offerte di lavoro dedicate alle categorie protette e le si è aperto un mondo, ha scoperto che molto compagnie aeree cercano personale da inserire in queste categorie. Scrive, manda curriculum e viene chiamata per colloqui a cui spesso la accompagno. Vedendosi davanti una ragazza in piena salute e con un curriculum completo ed eccellente manda sempre in visibilio gli esaminatori e quasi sempre i colloqui si concludono con la diretta proposta di lavoro a cui Maryland si riserva di pensare qualche giorno prima della risposta definitiva . Risposta che si trasforma SEMPRE in un bel NO.
Perchè?
Cosa passa per la testa di Maryland?
Facciamo un passo indietro ed esaminiamo il suo curriculum :

  • Hostess di terra come me, abbiamo cominciato lo stesso anno . Aveva un ottimo contratto full time e a tempo indeterminato. Poi ha cominciato ad andare in crisi: "abbiamo una vita di merda, lavoriamo in un posto di merda, facciamo turni di merda, lavoriamo anche alle feste, di giorno di notte non si può! " Ad un certo punto l'azienda, nell'intento di liberarsi di un po' di personale, ha proposto incentivi economici per agevolare le dimissioni. Lei ne ha subito approfittato e ricordo ancora quel giorno, quando ci salutò guardandoci dall'alto al basso, come se noi rimasti lì fossimo una massa di sfigati. "Ciao! voi rimanete pure qui a fare una vita di merda e a farvi insultare dai passeggeri, io vado a lavorare nel mondo della moda , da domani sarò nell'open space di una famosa coppia di stilisti, vado a spaccare il mondo ciaooo!"
  • Impiegata  presso la casa di moda della famosa coppia di stilisti. Purtroppo l'esperienza dell'open space non si rivela l'esperienza fickissima che si aspettava. "Sono tutte colleghe puzzone e antipatiche, sono fighette e ti squadrano dall'alto in basso, sono tutte invidiose l'una dell'altra e molto arriviste, non ti aiutano perchè c'è troppa competizione, e poi io entro lì dentro alle otto del mattino e prima delle otto di sera non riesco a uscire!E non sono abituata a stare chiusa in un ufficio, mi sento soffocare"  . "L'aeroporto mi manca, ho fatto una cavolata, il dinamismo, voi colleghe .... mi mancate...."   Durata dell'esperienza: una settimana, neanche il tempo di ambientarsi...e se ne va.
  • Agente di sicurezza: rientra quindi in aeroporto, questa volta come guardia giurata, svolge un lavoro di controlli di sicurezza per le compagnie che lo richiedono, ispezioni, bonifiche, riconcilio bagagli ecc ecc.... lavora giorni e giorni di fila con turni massacranti e naturalmente sottopagata. Nel frattempo si fidanza col suo capo provocando le ire e le invidie dei suoi colleghi , che cominciano a farle una serie infinita di dispetti. Lavorare in un'atmosfera del genere è da esaurimento, resiste più di un anno poi, complice anche il declino della sua love story, si licenzia e manda tutti di nuovo a quel paese.
  • Supervisor per una società aeroportuale che effettua supervisione per conto di alcune compagnie aeree che non possono avere una rappresentanza diretta in aeroporto. in pratica fa di nuovo turni infiniti, anche di sedici ore e svolge una marea di mansioni, supervisiona il check in ,controlla le operazioni in piazzale, fa lavoro di biglietteria, tiene i contatti con gli altri scali e fa pure le statistiche su moduli excel che manda alla casa madre. Praticamente fa il lavoro del capo scalo e della sua equipe, tutto lei con tutte le responsabilità che comporta questo compito. Resiste un anno, dopodichè il contratto termina e non accetta il rinnovo propostole.
  • Impiegata presso il cargo city della nota compagnia di bandiera. Sempre turni h 24 , ma il lavoro è completamente diverso. "Non mi piace proprio, anche se il mio ufficio è affacciato direttamente sul piazzale aeroportuale, il mio lavoro non centra niente con l'aeroporto, è tutta logistica, movimentazione tir e merci, non mi piace, non è quello che volevo fare". Resiste per due stagioni, con un buon contratto e un buon inquadramento. Al termine della seconda stagionalità le viene offerto di firmare il contratto a tempo indeterminato. Non se la sente, non è il lavoro per lei e quindi non accetta il rinnovo.
  • Rappresentante di scalo di una famosa compagnia aerea americana, ottimo inquadramento contrattuale, ecco forse questa voce nel suo curriculum non è nemmeno citata, perchè in realtà non iniziò neppure. La compagnia aerea in realtà non navigava in buone acque, (infatti un anno dopo avrebbe chiuso lo scalo). Firmò il contratto, fece il corso di addestramento, le visite mediche ecc.      Il primo giorno di lavoro si sarebbe dovuta presentare alle sei del mattino. Telefonò la sera prima alle ore 22 per dire che non si sarebbe presentata, né l'indomani, né mai.
  • Agente rampa presso una società di handling che effettua servizi per una famosa compagnia aerea tedesca. Questo lavoro finalmente le piace molto, è quello che fa per lei, non è pagata come vorrebbe ma il dinamismo del lavoro su piazzale la ripaga . Finalmente ha trovato il suo lavoro e nulla la può fermare. Tranne una cosa, anzi due.
Quattro anni dopo i fatti sono noti, Maryland si ammala di linfoma e nel trattempo la società fallisce miseramente, non pagando nemmeno le casse integrazioni. 
In fondo al tunnel, però, si  intravede uno spiraglio di luce. 
Maryland guarisce ed ottiene l'invalidità al cento per cento, può così cercare lavoro nell'ambito delle categorie protette e le offerte , con sorpresa, sono davvero molte. Anche in ambito aeroportuale, ambiente dove ha accumulato ormai maggiore esperienza.
Ai colloqui, ai quali spesso la accompagno, gli esaminatori sono stupiti dal suo curriculum, ha praticamente ricoperto tutte le mansioni possibili in ambito aeroportuale, la sua formazione è completa e a loro non sembra vero di trovarsi davanti una persona praticamente sanissima (deve solo sottoporsi a dei controlli periodici) e già formata, non le deve essere spiegato nulla, ne sa più di tutti ormai.
Quindi riceve un sacco di proposte da compagnie che hanno bisogno urgentemente un rappresentante nuovo già formato. Ma le sue risposte , porca miseria, sono sempre...NO.

...quella compagnia mi vuole, mi ha offerto un contratto orrendo non mi muovo nemmeno da casa....
...sai mi ha richiamato di nuovo quella compagnia emergente, mi ha rialzato l'offerta, ora mi pagherebbero bene ma... non mi piacerebbe lavorare per loro...
...quella compagnia del sultano mi ha chiamato ma...sai con chi dovrei lavorare? con due antipatiche, non ci penso nemmeno...
... quella compagnia charter in espansione? non ci penso nemmeno! sono tutti voli charter, bello schifo!...
...no no, se devo tornare in aeroporto sarà solo per una compagnia straniera e col contratto che dico io!!...
...ora sto cercando di puntare le mire al di fuori dell'aeroporto, non so se vorrei tornarci, sarebbe bello lavorare nel mondo della moda!... (di nuovo?)

Ultimamente quando ci vediamo non vado nemmeno sul discorso, mi fa venire il nervoso!!! Con la situazione attuale hai persino un sacco di offerte di lavoro e tu che fai? Prima giochi al rialzo e poi rifiuti?
Mi viene voglia di urlartelo in faccia, ma non ci riesco e lo faccio qui:

MARYLAND!! DON'T BE SO CHOOSY!!!


lunedì 21 gennaio 2013

piccolo sfogo

Scusate ma ho bisogno di sfogarmi e nell'impossibilità di farlo realmente  lo faccio qui, in questo territorio neutrale.
C'è una mia ex compagna di classe molto molto esibizionista.
Bella presenza certo ma una voce da trans . Recita malissimo (ho avuto modo di vederla diverse volte) in una piccola compagnia teatrale amatoriale. 
Su facebook si vanta di essere una grandissima attrice. E va beh lasciamola vantarsi.
è talmente invasata che ha chiamato suo figlio come il premio cinematografico più famoso al mondo. Sì quel premio lì, come il supertelegattone blu di Seimandi.
Poi si vanta di aver scritto un sacco di poesie e le ha pubblicate su un sito specializzato.
E va beh, sono poesie, e come tali soggette a libera interpretazione. Molto libera. Talmente libera che io non ne capisco nulla., per me non hanno senso, ma son poesie...
Poi si vanta di avere scritto due lunghe recensioni di località marine su un sito specializzato. Scritte da cani...e tutti lì a lodarla nei commenti...
In ultimo si è addirittura vantata di aver pubblicato un libro.... UN LIBRO? 
Ho cercato di gugolare il suo nome ma mi escono solo le poesie e le recensioni scritte .
Mi spiace ma non riesco da essere obiettiva...non ci riesco... sarà perché a scuola nei temi di italiano non ha mai preso più di QUATTRO??

martedì 15 gennaio 2013

"Vorrei chiamare uno psichiatra e farlo assistere a quello che stiamo trovando "

Disse mia cognata ieri, mentre eravamo intente a svuotare il ripostiglio a casa dei suoceri.
eh sì...altre belle sorprese !! 

è stata una giornata impegnativa ma parecchio divertente. 
premetto che io non sono portata per fare queste cose da sola, ci metterei una vita e mezza, sono troppo lenta e non essendo molto ordinata ci metterei tantissimo solo per riorganizzare gli spazi , se sono invece in compagnia di qualcuno che mi sprona e che mi da direttive su come sistemare tutto allora vado come un treno. Mia cognata, come la zia di Rhett con cui avevo sistemato gli armadi di suocera , è un vero caterpillar, ma ovviamente è mooolto più divertente fare certi lavori con lei che con la sorella di mia suocera! 
Ogni cosa che trovavamo era un commento...

Dunque, l'obiettivo di ieri era il ripostiglio, stanzino stipato di qualsiasi cosa , di cui mai io ho visto la reale profondità...pieno di sacchetti di plastica che sembravano piombarti in testa da un momento all'altro.
Armate di guanti, detersivi , spugne e sacchi abbiamo affrontato il ripostiglio e.... si salvi chi può....
Oltre a una scopa, diversi manici di scopa orfani, ombrelli e qualche valigia, il resto erano: sacchetti di plastica contenenti altri sacchetti di plastica , che contenevano altri sacchetti di plastica contenenti....nulla. Quando andava bene trovavamo una scatoletta del 1984 con una biscottiera premio del mulino bianco, una candela di Natale, un centrotavola di Natale . 
Oppure valanghe di carta regalo di Natale USATA , ho anche riconosciuto le carte involucro dei  regali che i miei genitori fecero loro in occasione degli scorsi  Natali, coi bigliettini scritti da mia sorella.
Cosa pensava di fare? riciclarli forse? ma non erano nemmeno in buono stato!!!
Abbiamo diviso: sacchi viola per il generico, sacchi gialli per la plastica, in modo da poterli accumulare ai sacchi condominiali già in strada.  A fine giornata abbiamo riempito tre sacchi generici e NON SO QUANTI sacchi di plastica, davvero, ho perso il conto!!!! Alla fine erano tutti sacchetti di plastica uno dentro l'altro come le matrioske., tant'è che per rimettere le cose dentro al ripostiglio ci abbiamo messo due minuti, era vuotoo!!

Poi è stata la volta dei mobili in corridoio. più che mobili direi comodini.
Sì perchè dovete sapere che suocera , tutte le volte che avveniva qualche svuotamento casa, che fosse di una vecchia zia defunta o semplicemente di qualcuno che cambiava arredamento, correva ad impadronirsi dei comodini.
Morale, il suo lungo corridoio d'ingresso e la sua camera da letto sono pieni di comodini tutti diversi tra loro. All'occhio un gran bel gusto direi...
Codesti comodini sono stati ad uno ad uno aperti e....apriti cielo! pieni zeppi di sacchettini di plastica , che sono stati tutti aperti ad uno ad uno...
Comodino uno: pieno di sacchetti contenenti sacchettini che contenevano sacchettini che contenevano un paio di collant tagliate ciascuno. Ogni singolo oggetto era chiuso in una media di tre sacchettini.  ricordo che suocera tagliava collant perché le dava fastidio l'elastico in vita, oppure tagliava solo il piede, o solo la gamba insomma un paio di collant intere non erano sopravvissute .Abbiamo trovato gambe di collant, piedi di collant o fascia alta di collant, tutto tagliato e separato.Quando ci andava bene, perché molte volte dopo aver aperto le matrioske di sacchetti trovavamo solo confezioni di calze VUOTE.
Comodino due: reparto cucito, sacchetti contenenti sacchetti contenenti sacchettini mignon contenenti una spoletta ciascuno. totale spolette rinvenute : 3, il resto del contenuto del comodino era composto da ORLI di pantaloni e jeans che lei tagliava ma NON buttava, oppure da elastici che lei toglieva dai pantaloni del pigiama e non buttava.
Ci siamo chieste: ma cosa passa per la testa a  una persona mentre intenzionalmente archivia codeste cose?
Comodino tre: accatastamento esagerato di sandali,  ciabatte , pantofole da donna  vecchie e stravecchie , alcune talmente conciate che erano riparate con del nastro isolante. Lei non se ne era mai liberata. Ci abbiamo pensato noi.

Ci siamo poi recate  in camera da letto per ritirare una cosa e l'attenzione ci è stata catturata  da un altro comodino, ( il quarto) su cui è poggiato un televisore di recente acquisto.
Comodino quattro: la parte immediatamente sotto il televisore è vuota, nel senso non coperta da anta, è a vista, ma lei ai tempi aveva ben pensato di coprirla con del...cartone. Una buona scelta estetica , non c'è dubbio! Disgustate spostiamo il cartone e....sorpresa! Si palesano davanti a noi delle scatolette di tonno, carne in scatola, bottigliette di gazzosa . Si era creata una dispensa nascosta di cui lui ignorava l'esistenza. Una sorta di  bunker antiatomico.

Suocero poi ci  ha pregato di portare alla discarica anche uno stendino sgangheratissimo rattoppato con del nastro isolante dappertutto e con attaccato...un campanaccio.... Alla domanda del perchè fosse campano-munito la risposta è stata : "Lei metteva lo stendino vicino alla porta, così se qualcuno entrava furtivamente colpiva lo stendino e il campanaccio suonava e lei si accorgeva della presenza..." .
Vi chiederete dove vivano suoceri. In aperta campagna? cascina? luogo isolato? NO.
In un condominio che affaccia su uno dei vialoni più trafficati della città. Al terzo piano. Con porta notoriamente chiusa a chiave. E dotata sia di citofono che di campanello.

Quando una è matta, è matta.
Non ce n'è.

Alla prossima puntata.
(cosa pensate che sia finita? mancano ancora un sacco di mobili! C'è ancora tutto il soggiorno da aprire!)

martedì 1 gennaio 2013

un capodanno un po' particolare

Sì, quest'anno è stato diverso dal solito, decisamente.
Le premesse per una serata sfigatissima c'erano tutte, ma non ce ne siamo curati. 
A Rhett e a me di festeggiare il capodanno proprio...non è mai interessato granchè, se qualcuno organizza qualcosa e ci invita ok, se no ce ne stiamo anche a casa.
Quest'anno ci si sono messi di mezzo i turni al lavoro, io ho lavorato dalle 15,30 alle 23,30 mentre Rhett alla mezzanotte precisa attaccava col turno di notte!
Ci siamo persi d'animo? Assolutamente no! 
Io mi sono accordata con altre colleghe che avrebbero finito il turno a mezzanotte e abbiamo portato da bere, i salatini e i dolcetti. Alle 22,30 già non c'era più niente da fare e abbiamo iniziato a stappare bottiglie di vinello dolce...fino ad arrivare a mezzanotte  a stappare il prosecco . Eravamo in quattro e le bottiglie aperte (e terminate) erano...ehm...tre!ma mica ce le siamo scolate tutte noi, noo! Abbiamo offerto a chi di passaggio, colleghi di altri reparti ecc.... Beh a nostro modo ci siamo divertite , abbiamo riso e scherzato fino a mezzanotte e mezza, quando le colleghe se ne sono andate a raggiungere altri lidi festosi e Rhett, che nel frattempo aveva  brindato coi suoi colleghi, mi ha recuperata dagli arrivi all'interno dell'aeroporto .
Da lì a bordo della sua macchinina mi ha portata in giro per il piazzale, mondo a me sconosciuto e abbiamo fatto visita a tutti i colleghi di altri reparti che stavano svolgendo il loro turno di notte. Reparti che io non avevo mai mai visto, carico - scarico , coordinamento gates e piazzole...non sapevo nemmeno dove fossero ubicati! 
In ogni reparto girava la bottiglia di spumante...e guai a non bere un bicchiere con loro! Io aggiungevo alcool ad alcool...per fortuna non ero più in servizio e la seicento era guidata da  Rhett!
Poi visita alla super caposcalo in servizio, per farle gli auguri. Ci ha accolti nel suo nuovo fiammante ufficio, in una torretta sopra al satellite degli imbarchi, composto esclusivamente da vetrate enormi e con vista panoramica su tutto il piazzale aeromobili, contornato dai fuochi d'artificio dei paesi limitrofi. Una visione pazzesca.
Poi siamo tornati  nel reparto agenti rampa  dove i suoi colleghi stavano già scaldando al microonde il cotechino con una vascona di lenticchie.
Abbiamo apparecchiato in maniera molto improvvisata e ci siamo seduti tutti intorno al tavolone, con tutti i colleghi di altri reparti che nel frattempo avevamo recuperato, responsabili, coordinatori, operai carico-scarico, tutti lì a passarsi piatti di cotechino e lenticchie. 
Poi un volo in arrivo dalle Mauritius alle 3,30 ha rotto  l'incanto e tutti sono tornati a fare il loro dovere. 
Rhett mi ha riaccompagnata  agli arrivi da dove io sono regolarmente uscita per  tornarmene  a casa. 
Che dire? Quello che doveva essere per entrambi una squallido turno di lavoro si è trasformato in una piacevolissima serata. Mi sono divertita , l'ho passata per quanto possibile col mio amore e con altre persone piacevoli. 
Non è questo l'importante?