venerdì 10 maggio 2013

Choosy Maryland colpisce ancora

Innanzitutto vorrei ringraziare tutte gli amici/amiche che sono passati di qua a darmi una pacca sulla spalla.
Il peggio è felicemente passato, non sto ancora benissimo ma mi sto riprendendo a vista d'occhio, nulla in confronto al terribile primo trimestre, anzi quadrimestre .

Oggi è passata da me l'amica Maryland, la mia amica very choosy che non sa ancora cosa vuole dalla vita.
è una cara ragazza, mi ha portata fuori a fare un giro e mi ha fatto passare un pomeriggio davvero spensierato come non succedeva da tempo.
Tra una chiacchiera e l'altra il discorso è andato sul tema LAVORO, e lì mi sono promessa di ascoltare e basta , di non proferire parola per sentire cosa questa volta Maryland avrebbe tirato fuori dal cilindro. 

E anche questa volta le sorprese non sono mancate.

Ricordo che Choosy M. vive coi soldi della cassa integrazione, che arrivano un mese sì e tre no e con i soldini dell'invalidità . E soprattutto è una trentaseienne nel pieno delle forze che oramai da due anni buoni è disoccupata. Ha ricevuto un sacco di proposte di lavoro in ambito aeroportuale, dove ha lavorato per 15 anni ricoprendo le mansioni più disparate ma niente, non ha accettato nulla perchè voleva cambiare vita.

Ora mi ha raccontato che tramite un'agenzia di selezione del personale ha fatto due colloqui in due grosse aziende di revisione dei conti, e che entrambi le sembrano andati molto bene.
Il primo in una azienda in una città a noi adiacente, quindi comodo da raggiungere,  un centinaio di dipendenti, età media 30 anni, ambiente carino e che le ha fatto un'ottima impressione. Ricoprirebbe un ruolo impiegatizio di assistente alla direzione, il che non le dispiacerebbe affatto, ma solo per una sostituzione maternità, poi si vedrà. Il problema è che dopo due colloqui non sa ancora nulla, sta ancora spettando una risposta , nonostante l'azienda abbia dato all'agenzia un feedback molto positivo su di lei, facendo ben sperare.
Il secondo colloquio invece è presso una grossa e famosa multinazionale situata in centro a Milano, sempre nell'ambito della revisione dei conti. Le hanno fatto tre colloqui in una settimana e le hanno già proposto un contratto a tempo INDETERMINATO e un inquadramento ottimo, un commerciale al terzo livello. Deve dare una risposta entro lunedì. Una persona qualsiasi al suo posto sarebbe entusiastissima. Lei ovviamente no.

"è un ambiente grandissimo, pieno di formalità e di fighette in tailleur che ti guardano dall'alto al basso , i ragazzi poi dovresti vederli, tutti giovani e tutti vestiti come dei pinguini, giacca e cravatta e 24 ore, che tristezza, a quell'età dovrebbero girare con le sneakers e con i jeans a cavallo basso, è tutto così deprimente! E io dovrei fare avanti e indietro vestita di tutto punto tacchi e tailleur? a me che piace stare comoda! E poi io non ho certo voglia di fare la pendolare , ma ci pensi? Prendere il treno all'alba, poi due fermate di metropolitana (DUE!!) e poi la sera tornare e vedere che la tua giornata è già finita, no no no ma che vita è?"

Le faccio notare che avrebbe comunque la stazione dietro casa, andrebbe a prendere il treno a piedi e quindi non avrebbe più bisogno dell'auto, che sarebbe già un buon risparmio, e poi diamine, non sarebbe certo l'unica pendolare su questa terra! Da noi in quaranta minuti sei a Milano, e poi lei è sola, non ha un compagno nè figli, per un periodo può anche permettersi di fare gli orari che il nuovo impiego richiederebbe senza dover sacrificare tempo a una famiglia. Niente da fare, Choosy M. è decisa a rinunciare anche questa volta, preferirebbe di gran lunga l'impiego offertole nella città a noi vicina, ma se poi non si dovesse concretizzare?

Ha espresso queste sue perplessità anche alla responsabile dell'agenzia di selezione, la quale è rimasta basita , un sacco di gente ucciderebbe per un posto in un'azienda così prestigiosa , non dimentichiamo che lei ha tutti questi vantaggi perchè questi posti sono a disposizione per categorie protette, altrimenti non avrebbe tutte queste possibilità.
A questo punto ho deciso che quando si va sull'argomento lavoro io ascolto. Ascolto. Ascolto . Ascolto e BASTA. Non parlo più. 

Se aprissi la bocca andrebbe a finire che litigheremmo, ed è l'ultima cosa che voglio.

2 commenti:

  1. Posso dire che a me fa un po' tristezza sta ragazza? Non dovrei dirlo perchè non la conosco, ma quel che racconti mi trasmette solitudine, una vita senza una direzione, un po' vuota, un po' sola. Spero comunque di sbagliarmi!

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  2. ... e se non ricordo male ha l'invalidità rivedibile. Secondo me sta buttando all'aria il suo futuro. E se lo dice una delle maggiori esperte in Italia su lavoro e disabilità...

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