giovedì 27 marzo 2014

è un po' che non ti vedo !

Il momento è giunto. Prima o poi doveva arrivare. Era inevitabile.

Il mio rientro al lavoro.

Domenica 16 marzo , dopo un anno di assenza, sono rientrata al lavoro.

Ero in ansia, vero che avrei avuto a disposizione due giorni di affiancamento, ma rientrare in quel vortice di voli-accettazioni veloci-fai in fretta che il volo chiude-adrenalina a mille-corri di qua corri di là mi impensieriva, non ero più abituata.
E poi stavolta il pensiero fisso era a LUI, il mio Cippi, che avevo lasciato a casa.
Fortunatamente per ora io e Rhett tentiamo di fare turni più opposti possibili, in modo che il Cippi stia con uno o con l'altro, evitando di sovraccaricare mia madre. Purtroppo non è sempre possibile e il piccolino a volte deve essere affidato , per una o due ore , alla mia famiglia.
Per me ovviamente non esistono mani più sicure, mia madre non ha praticamente mai smesso di curare bambini, appena è cresciuta la mia ultima sorella è arrivata la nipotina, quindi il giro non si è mai interrotto. 
Il problema è che il piccolo è ancora molto attaccato a me e la prima volta che ho dovuto a lasciarlo a mia mamma per quattro ore ha pianto per un'ora di fila. Finchè si è trattato di giocare o mangiare nessun problema, ma quando è arrivato il momento della nanna è andato in crisi. E io con lui . Penso però che le difficoltà di inserimento ci siano per tutti i bimbi. E quindi prima o poi si abituerà. Spero.

Ma veniamo al mio rientro.
Premessa: lì dentro siamo in tanti, anche nello stesso reparto siamo tanti colleghi, giriamo su turni di 24 ore e 7 giorni su 7, con contratti diversi , chi lavora 4 ore, chi 6 , chi 8. Chi part time orizzontale e chi , come me, verticale, ovvero 3 giorni fissi a 8 ore. Chi ha turni fissi di mattina, chi di sera e chi invece gira a rotazioni alterne, mattine e pomeriggi. Chi sta sempre al terminal 1 e chi sempre al terminal 2, e chi, la maggior parte, lavora un po' di qua e un po' di là.
Quindi è evidente che ci sono colleghi che vedo più spesso e altri che vedo solo quando "girano" in una turnazione a me favorevole. Ovvero devono coincidere  lo stesso giorno, la stessa fascia oraria e lo stesso terminal. Ci sono quindi colleghi che vedo poco.Possono passare mesi prima che ci si incroci di nuovo. Capita quindi che non ci si accorga subito dell'assenza di una persona. Spesso dopo mesi e mesi ci si rende conto che da un bel po' non si vede più un collega. E si comincia a chiedere in giro: "Maaaaa.....è un po' che non vedo più Tizio...."  "Ma come non lo sai? è a casa in infortunio/malattia /cassa integrazione /maternità/ha cambiato reparto/si è licenziato 6 mesi fa!!!" "Ah davvero?"
Nello specifico alcuni colleghi non si sono mai accorti che io sono stata assente ben un anno. Pochi per fortuna. Il problema è che questi pochi erano in turno tutti concentrati nel pomeriggio di domenica 16 marzo.
Quando la sottoscritta Scarlett ha fatto il suo timido esordio in reparto , con un sentimento misto tra il timore e il magone , non se l'è cagata nessuno. 
Che dire? è stato triste, nessuna faccia amica, le colleghe con cui ho rapporti di amicizia erano in ferie o di riposo o in permesso festivo. è periodo di grandi ferie, la dirigenza ha deciso di far smaltire le ferie in eccesso e molta gente è a casa. Quindi mi sono ritrovata in turno con colleghi che mi biascicavano un ciao poco convinto come se mi avessero visto un'ora prima. 
Decido di  assistere a un imbarco, molte procedure sono cambiate e vorrei aggiornarmi . Due  colleghi  mi vedono arrivare e " Che ci fai qui anche tu? Non dovremmo essere solo in due qui? Come mai siamo in tre?"  "Veramente sarei in affiancamento" "In affiancamento??? TU? E perchè mai?"  "Rientro oggi dalla maternità, è un anno che sono a casa." "Ah davvero?" "Sì".
Vado a vedere un check in. Una collega mi fissa. "hai cambiato colore di capelli? è un po' che non ti vedo...!"
Sono tornata  a casa con più magone di prima. Chi me l'ha fatto fare di rientrare? 

Fortunatamente dal giorno dopo tutto è cambiato. Ho incontrato un sacco di colleghe che mi sono corse  incontro, baci, abbracci, bentornata, sei dimagrita (ebbene sììììììì !!!! ) com'è il bimbo, fa vedere le foto, è bravo?dorme? mangia? fa la cacca?   
Ecco il bello di avere tanti colleghi che non girano tutti allo stesso modo è che ogni giorno ne incontri di diversi e ogni giorno è tutto un baci, abbracci, bentornata, sei dimagrita, com'è il bimbo, fa vedere le foto, è bravo? dorme? mangia? fa la cacca? 
E molti devo vederne ancora. è tutta una festa e sono contenta che sia così.è il lato bello del mio lavoro. 
E non credevo a chi mi diceva: "Vedrai, ti farà bene rientrare al lavoro, parlare coi colleghi, svagarti un po',uscire dalla routine mamma-bimbo!" Devo ricredermi. Pur adorando stare a casa col piccolo, ho sinceramente apprezzato il fatto di dovermene distaccare qualche ora , è una vera boccata d'ossigeno, posso parlare e muovermi tranquilla senza dover tenere continuamente 8 chili  di anguilla in braccio , che non vuole stare nella sua sdraietta nè nel suo lettino ma che vive in simbiosi con me. 
Fortuna che esistono i congedi per allattamento, così l'orario è ridotto e il turno passa in fretta per correre a casa e riabbracciare il mio Cippi!!!!!

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